Porta chiusa a doppia mandata. Valerio Barigelli è il primo innesto per la nuova stagione dell’Italpolc5. Esperienza, agilità ed esplosività sono la forza del portierone romano nonostante qualche anno in più sulle spalle.
Un bronzo ai mondiali in Thailandia del 2012 e uno agli Europei in Croazia con la maglia della Nazionale, la Serie A da protagonista e poi due Coppe Italia, una di A2 e una di B.
Proprio lo scorso anno ha regalato all’Eur Massimo la Coppa Italia di serie B, nonostante l’infortunio durante la stagione:
“Ho 38 anni e mi sento bene. Durante l’ultima stagione ho subito un infortunio importante ma la società Eur Massimo, che ringrazierò sempre, mi ha dato l’opportunità di recuperare nel migliore dei modi. Sono contento di averli ripagati con un trofeo”.
Dalla Serie B, alla serie A2…
“Ho deciso di risalire di categoria per una società seria come l’Italpolc5, tra le migliori che ci siano a Roma. Negli anni ci siamo cercati spesso e sono contento che finalmente questo matrimonio s’ha da fare. Abbiamo avuto modo di confrontarci e abbiamo la stessa ambizione, entrambe vogliamo vincere perché in fondo lo sport è competizione. Sono importanti i sorrisi, gli scherzi, il divertimento, lo stare insieme: ma poi in campo ci vai per vincere”.
E qualcuno all’Italpolc5 già conosci, no?
“Direi quasi tutti. Con Ippoliti ci condividevo la stanza in Nazionale, con Marchetti ci ho giocato nella Lazio così come con Basile: io ero il primo portiere e lui iniziava la sua carriera, sono contento di ritrovarlo come compagno di squadra”.
La serie A2 è sempre più complicata, che obiettivi ti dai?
“Posso sembrare un po’ esagerato ma proverei a raggiungere qualcosina di più dei playoff. Tre anni fa con il Lido di Ostia eravamo la terza squadra per roster e invece abbiamo vinto la categoria. Non so ancora chi saranno le outsider ma rimanendo con i piedi per terra, ci si potrebbe fare un pensierino. Bisogna essere sempre ambiziosi. Per quanto riguarda me, mi sento ancora giovane, di certo il mio ruolo aiuta. Quindi il mio obiettivo sarà quello di farmi trovare sempre al cento per cento per cercare di fare più risultati possibile”.
Valerio è anche un papà di famiglia…
“Tommaso, il mio primogenito di dieci anni, sta iniziando a fare il portiere come me. Jacopo ne ha solo tre quindi per ora non si espone. Il futsal mi prende tanto tempo e quello che rimane è per loro e per i bambini che alleno. Insomma, una vita fatta di sport e passione. Spero passino presto questi mesi perché non vedo l’ora di tornare in campo”.