Angelo, il pallone e i cambiamenti. Il racconto di Fabrizio Chiauzzi

Un anno difficile, interminabile a tratti. Ma anche intenso, vero e vissuto. Nel bene e nel male. Siamo pronti a salutare il 2021 che chiude un biennio che mai nessuno si sarebbe aspettato. Il covid ci ha “tramortito” in questi ventiquattro mesi (o poco meno) e ora più che mai non si vede la fine della pandemia. Eppure lo sport ha resistito, è sopravvissuto e ha continuato a combattere per i suoi valori più profondi. Quel pallone da futsal nel nostro piccolo, ci ha fatto abbracciare, esultare, sorridere. Ma ci ha visto anche cambiare, a malincuore. Un anno intenso per la famiglia biancoblù, raccontato dal Direttore Generale, Fabrizio Chiauzzi, partendo dai primi sei mesi del 2021:

“Eravamo abituati a lottare per i vertici, mentre gli ultimi mesi della scorsa stagione sportiva sono stati “nuovi” per noi, non trovandoci a lottare per alcun obiettivo, anzi, facendo un girone di ritorno piuttosto anomalo. Siamo arrivati a maggio abbastanza “provati” psicologicamente ma carichi per iniziare una nuova stagione”.

Una nuova stagione arrivata, a oggi, con tanti cambiamenti lungo il cammino.

“Cambiamenti non semplici, aggiungerei, parlando e pensando a Fabrizio Ranieri. Un mister e un grande uomo, una persona sempre attenta che non ha mai saltato un allenamento in tanti anni di Italpol e che ha portato grande voglia e, soprattutto, tanta professionalità. Poi purtroppo in questo sport quando non arrivano i risultati è sempre demerito dell’allenatore e mi dispiace per come sia andata. Lo ringrazio per questi anni in cui abbiamo vinto, lottato e costruito insieme. Sono convinto che con i mezzi che ha continuerà il suo percorso da vincente”.

Da un mister, all’altro, gli ultimi venti giorni dell’anno sono stati infuocati…

“Dò il benvenuto personale a mister Mannino, un altro tecnico di livello nel mondo del futsal. Allenatori esperti che hanno calcato palcoscenici importanti. Si è presentato bene, molto voglioso e carico per questa nuova avventura, pronto a portare avanti il progetto Italpol. Crede fortemente nei giocatori e per questo ha deciso di non prendere “tanto per”, ma di andare avanti con la stessa squadra. Diciamo anche che durante questi mesi siamo stati sfortunati in determinate situazioni, perché i giocatori dell’Italpol sono di livello e lo sa anche il tecnico. Con l’esperienza che ha, ci potrà dare una grande mano”.

Un anno complicato a livello personale per Fabrizio Chiauzzi, con la recente scomparsa del papà Angelo. Uomo e tifoso eccezionale.

“Nel giro di un anno e due mesi ho perso mamma e papà, due persone splendide. Papà era il nostro primo tifoso, una persona speciale. Al posto del gagliardetto, faceva le sue statuette che sono andate in giro un po’ per tutta Italia, le faceva con tanto amore, un orgoglio per me. A livello personale è difficile perdere un genitore, a maggior ragione una persona cosi buona come lui che mi ha tramandato dei valori importanti. Ma tornando al discorso sportivo sono sicuro che entrambi faranno il tifo per noi dall’alto, sperando che il nuovo anno ci faccia tornare a giocare per obiettivi importanti”.

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