Il rinvio della gara con la Roma a data da destinarsi e questo stop così lungo, ci hanno permesso di fare due chiacchiere con Manuel Del Ferraro, che ci ha raccontato un po’ di più sul gruppo Italpol. Un gruppo sempre più consolidato che ogni anno acquista una pedina che poi diventa parte integrante della famiglia. Già, una vera e propria famiglia quella biancoblù dove si litiga, ci si “ammazza” nel pedalao quotidiano ma poi si va a mangiare una pizza tutti insieme e ci si dà una pacca sulla spalla. Queste ultime quattro gare di campionato, l’Italpol se le potrà giocare al completo (o almeno speriamo con tutti gli scongiuri del caso..) dopo aver finalmente recuperato tutti i suoi infortunati. Siamo partiti proprio da qui…
“E’ strano non giocare così tanto tempo, questa è la terza settimana senza partite ufficiali e inevitabilmente si perde il ritmo partita che è molto importante. Qualsiasi allenamento, anche il più tosto possibile, non sarà mai una vera e propria gara di campionato, diciamolo. La cosa positiva è che allungando questo periodo di “non-gare”, abbiamo ritrovato il gruppo al cento per cento: sono guariti tutti e siamo finalmente al completo”.
Quattro gare da qui alla fine della stagione..
“Siamo arrivati alla fine del campionato e mancano quattro gare: purtroppo non essendo in corsa per nessun obiettivo, quello che possiamo fare è finire come meglio possiamo. E’ un peccato essere arrivati a oggi in questo modo, per la squadra che siamo e per chi siamo. Ma in una stagione devi avere anche un po’ di fortuna e noi di certo ne abbiamo avuta poca, oltre agli errori commessi, certo”.
Com’è il gruppo, per Manuel?
“Ho sempre detto che non ho mai trovato una squadra con l’umore sempre così alto. Io vado al campo perché ho voglia di andarci, non perché “devo” andare ad allenarmi: quando ti alleni a questi ritmi, vedi quasi più i tuoi compagni che non la famiglia e a livello mentale, se non stai bene con il gruppo, è molto stressante. Se invece arrivi al campo con il sorriso e non vedi l’ora di scherzare con i compagni, i mesi di una stagione non sono pesanti e qualsiasi giornata storta si riprende con un allenamento. E poi diciamolo.. la carica agonistica di questa squadra fa invidia a molte altre. Noi litighiamo anche per un fallo laterale durante l’allenamento o per un qualsiasi episodio durante la partitella ma quando poi si scende nello spogliatoio, due minuti ed è già passato tutto. Non c’è rancore e non ci sono gelosie. Dobbiamo ripartire da qui, dal nostro punto forte cioè il benessere che si prova dentro questo gruppo. Un gruppo che è piuttosto una famiglia”.