Seconda trasferta per l’Italpol C5 dopo le due sconfitte di misura che in casa biancoblù ancora bruciano. Ora la possibilità di voltare pagina nella prima uscita stagionale fuori dai confini laziali. In casa del Benevento venerdì sera alle 20.30, i ragazzi di Ranieri affronteranno una formazione difficile e ben organizzata come ha dimostrato nelle prime tre gare, vincendone due e perdendo sabato scorso in casa del Pomezia primatista.
Un gol in questo inizio per Hugo Bernardez, il laterale spagnolo arrivato in biancoblù nel mercato estivo. Proprio con lui abbiamo provato a spiegare questo momento delicato.
“Ci siamo confrontati questa settimana per parlare delle due sconfitte consecutive; sappiamo che dobbiamo migliorare sui calzi piazzati, sulle palle inattive e, in generale, stare più attenti in difesa. Possiamo migliorare ancora molto, il margine è davvero tanto e vogliamo uscire da questa situazione già venerdì con il Benevento anche se sappiamo che sarà una gara molto dura”.
Che gara ti aspetti con la squadra campana?
“Sicuramente ci troveremo un Benevento combattivo che vorrà prendere punti davanti al proprio pubblico. I campi della Campania sono sempre molto caldi e mi aspetto a maggior ragione un confronto tosto. Hanno dei giocatori esperti che conoscono bene questa categoria e penso che sarà una gara difficile come tutte quelle del girone. Dovremo giocare quaranta minuti con attenzione e concentrazione, ma soprattutto dovremo essere uniti per uscire da questa situazione, a partire già da questa settimana”.
Come si è ambientato Hugo nell’Italpol?
“Io mi trovo bene, personalmente penso di poter dare tanto di più e sto piano piano entrando negli schemi del mister. Tutti hanno bisogno di un periodo di adattamento ma spero che piano piano arriverò al massimo del mio potenziale. Mi sento bene e ho voglia di fare meglio che mai, soprattutto per aiutare i miei compagni. Togliendo la prima gara sono un po’ amareggiato per le ultime due partite e credo più che mai che la soluzione sia essere uniti: ognuno di noi può dare di più e insieme, aspettando la forma migliore, intanto possiamo darci una mano e tornare a sorridere”.
